[BOSS O LEADER?]
La leadership può essere riassunta come la capacità di motivare ed accendere le persone. E’ necessario però contestualizzare la leadership in 5 passi:
1) Leadership. Fare sì che le persone facciano le cose con orgoglio. Questa è una capacità che dipende da due caratteristiche personali: tenacia smisurata e grande umiltà. Ferrero, ad esempio è stato un Leader di questo tipo. Il leader non ama apparire, non ci tiene ad andare in televisione. I grandi leader sono persone avvicinabili da tutti e che vogliono ottenere grandi risultati. Capisci quali sono le persone di questo tipo da come si comportano con chi non ha potere. Chi tratta bene tutti, indipendentemente dalla sua condizione sociale, è un grande leader.
2) Guarda i fatti brutali ma non perdere la fede. Devi guardare la realtà in modo oggettivo, se necessario devi osservarla in tutta la sua crudezza, ma non devi mai farti abbattere dalle cose negative. Bisogna vedere gli ostacoli della vita come una fonte di crescita personale. E’ necessario, per esempio, guardare la realtà dell’Italia di oggi, ma non bisogna mai perdere la fede in un futuro migliore.
3) Prima CHI, poi CHE COSA. L’importante è trovare le persone migliori, perché anche se hai l’idea migliore del mondo non potrai realizzarla con le persone sbagliate. Il successo si basa sulle persone, non sulle cose.
4) La strategia del porcospino. Si basa su tre fattori: Qual è l’attività nella quale puoi diventare il migliore del mondo? Cosa ti appassiona veramente? Cosa guida il tuo motore economico, ovvero per cosa gli altri sono disposti a darti dei soldi?
5) Esecuzione.Bisogna persistere, andare avanti e superare le difficoltà con determinazione.
Le caratteristiche dei LEADER
a) Leader è qualcuno che fa in modo che le persone vogliano collaborare con entusiasmo. La prima cosa che un seguace richiede ad un leader è che sia competente. Il leader sa quello che fa? Se vuoi essere leader devi continuare a formarti costantemente.
b) E’ importante che chi dirige sappia come attirare l’attenzione, entusiasmare ed interessare le persone.
c) Il leader è interessato. Chi guida gli altri deve avere a cuore le persone che gestisce. Deve saper comunicare con loro e ascoltare con interesse.
d) L’abilità di dirigere può anche essere composta di forza e capacità di chiedere ai collaboratori. L’importante è credere in ciò che si fa. Se credi nel tuo progetto, se le azioni quotidiane dimostrano che credi nel tuo sogno, le persone riconosceranno in te la forza. Quando chiedi qualcosa alle persone, devi sempre accertarti che le eseguano. Se chiedi qualcosa e poi non hai la forza di pretendere ciò che hai chiesto, finisci con il perdere la leadership.
e) Tutti i grandi leader hanno uno scopo che perseguono con intensità elevatissima. Le persone ammirano chi decide di fare qualcosa di rivoluzionario. Dopo un po’ di tempo i leader diventano il simbolo del proprio obiettivo, della propria meta (Steve Jobs con Apple, ad esempio)
f) In presenza di Leadership la comunicazione è possibile. Il leader è un ascoltatore che rende possibile la comunicazione dal basso verso l’alto. Sii disponibile ad ascoltare le persone che guidi, sempre.
g) Un leader deve provare affetto verso le persone che guida. Per chi sei disposto a fare il miglio in più? Se un collaboratore ha bisogno di aiuto, sei disposto a sacrificare qualcosa per aiutarlo? E devi farti voler bene dalle persone.
Leader si nasce o si diventa? Gli studi dicono che il 30% del carattere dipende da fattori genetici, il restante 70% deriva dalle esperienze e dalla storia personale. Puoi aumentare la tua leadership seguendo dei corsi di formazione, studiando, sperimentando. E poi c’è un’altra strada, che ti consente di sviluppare la leadership in modo istantaneo.
La maggior Parte dei leader della storia erano persone ordinarie, fino a quando non hanno vissuto una specifica situazione, un’esperienza, che gli ha fatto dire “Questa cosa deve cambiare”. Quando decidi di cambiare qualcosa e ti assumi la responsabilità di questo cambiamento, allora la leadership si sviluppa immediatamente.
Paolo Ruggeri
www.paoloruggeri.it