Nuove foto aggiunte
25 aprile 2020
LA DELIVERY DEI RISTORATORI AI TEMPI DEL COVID-19 di Mauro Solcia
In questo momento già complicato dal lockdown e dalle restrizioni alla produzione, per i nostri ristoratori si prospetta un’ulteriore complicazione: quali aliquote iva utilizzare per la delivery?
Il problema nasce dal fatto che la somministrazione all’interno di un pubblico esercizio (bar/ristorante/pizzeria) è considerata una prestazione di servizi ed è quindi soggetta all’aliquota agevolata del 10 % su tutti i prodotti, indifferentemente dall’aliquota di acquisto.
Al contrario, la cessione di prodotti alimentari fatta sempre da pubblici esercizi MA PER CIBI DA ASPORTO deve scontare l’IVA riferita al singolo prodotto e quindi all’interno di una stessa vendita possono esserci prodotti con aliquote diverse.
E’ questa una precisazione rilasciata dall’Agenzia delle Entrate con il principio di diritto n. 9 del 22 febbraio 2019. L’Agenzia ha quindi ribadito un concetto ormai consolidato sia in dottrina che in giurisprudenza, anche dalla Corte di Giustizia europea.
La somministrazione all’interno di un pubblico esercizio (consumata in loco) è da considerare come una prestazione di servizi ed è sottoposta all’aliquota agevolata del 10%.
La cessione di prodotti alimentari fatta sempre da pubblici esercizi ma da asporto deve invece scontare l’IVA riferita al singolo prodotto e quindi all’interno di una stessa vendita possono esserci prodotti con aliquote diverse (ad esempio pizza IVA 10%, bibita IVA 22% e frutta IVA 4%).
Quindi molta attenzione alla delivery, anche qualora dovesse essere mantenuta oltre la fase del lockdown.
Possiamo dire che non dovrebbero esserci problemi per la consegna dei vari piatti (compreso pizza) che compongono la maggior parte dei menù, non così per la fornitura delle bevande: bibite, birra e vino sono soggette all’aliquota ordinaria del 22% e andranno perciò trattate in maniera diversa rispetto alla somministrazione all’interno dei locali.
Se sei un ristoratore e desideri ricevere una consulenza personale clicca qui: partnerdimpresa.it/richiedi-un-b…siness-coach/
In questo momento già complicato dal lockdown e dalle restrizioni alla produzione, per i nostri ristoratori si prospetta un’ulteriore complicazione: quali aliquote iva utilizzare per la delivery?
Il problema nasce dal fatto che la somministrazione all’interno di un pubblico esercizio (bar/ristorante/pizzeria) è considerata una prestazione di servizi ed è quindi soggetta all’aliquota agevolata del 10 % su tutti i prodotti, indifferentemente dall’aliquota di acquisto.
Al contrario, la cessione di prodotti alimentari fatta sempre da pubblici esercizi MA PER CIBI DA ASPORTO deve scontare l’IVA riferita al singolo prodotto e quindi all’interno di una stessa vendita possono esserci prodotti con aliquote diverse.
E’ questa una precisazione rilasciata dall’Agenzia delle Entrate con il principio di diritto n. 9 del 22 febbraio 2019. L’Agenzia ha quindi ribadito un concetto ormai consolidato sia in dottrina che in giurisprudenza, anche dalla Corte di Giustizia europea.
La somministrazione all’interno di un pubblico esercizio (consumata in loco) è da considerare come una prestazione di servizi ed è sottoposta all’aliquota agevolata del 10%.
La cessione di prodotti alimentari fatta sempre da pubblici esercizi ma da asporto deve invece scontare l’IVA riferita al singolo prodotto e quindi all’interno di una stessa vendita possono esserci prodotti con aliquote diverse (ad esempio pizza IVA 10%, bibita IVA 22% e frutta IVA 4%).
Quindi molta attenzione alla delivery, anche qualora dovesse essere mantenuta oltre la fase del lockdown.
Possiamo dire che non dovrebbero esserci problemi per la consegna dei vari piatti (compreso pizza) che compongono la maggior parte dei menù, non così per la fornitura delle bevande: bibite, birra e vino sono soggette all’aliquota ordinaria del 22% e andranno perciò trattate in maniera diversa rispetto alla somministrazione all’interno dei locali.
Se sei un ristoratore e desideri ricevere una consulenza personale clicca qui: partnerdimpresa.it/richiedi-un-b…siness-coach/